Proprio 150 anni fa la nave “LA SOFIA” nel gennaio del 1874 partiva da Genova con 386 migranti italiani, in gran parte veneti, verso il Brasile, nella regione Espirito Santo per cercare con speranza una nuova vita.
La confraternita del Boncuciar ha accolto nella propria sede la giovane orchestra 𝗖𝗔𝗠𝗘𝗥𝗔𝗧𝗔 𝗥𝗢𝗖𝗛𝗔𝗧𝗜𝗩𝗔 in tournée in Italia. Non si celebrano solo le radici culturali e i 150 anni di immigrazione italiana in Brasile ma anche la volontà di rafforzare i valori di vita che uniscono i due paesi. È stata l’occasione per un piacevole e festoso incontro tra il direttivo del Boncuciar, col presidente Alessandro Salarolo e i consiglieri, e tutta la giovane orchestra Camerata Rochativa e i loro accompagnatori.
Da notare che proprio il maestro Tenore è originario di Isola Della Scala. Anche i nonni i “Carletti”, tipico cognome veronese, partirono alla volta del Brasile per cercare una nuova vita.
I giovani ragazzi dell’orchestra hanno deliziato gli intervenuti con dei canti che hanno messo in risalto le origini venete degli immigrati. In particolare il canto Merica Merica che rappresenta il coraggio di partire lasciando alle spalle il conosciuto verso l’ignoto con il desiderio di un futuro migliore.
E proprio nel direttivo del Boncuciar è sempre presente come cuoca “cuciarina” la signora Gabriella, anch’essa emigrata in Brasile tanti anni fa, che ha potuto raccontare ai ragazzi episodi della sua gioventù. Un momento che sarà ricordato con affetto al Boncuciar, che ha proposto ai giovani un menù tipicamente veronese col rinomato “Risotto al tastasal”.
Alla fine scambio di doni e foto ricordo. Un ringraziamento a Jesusleny Gomes, organizzatrice delle iniziative e della tournèe dell’orchestra in Italia.