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Sede Ufficiale: c/o VERONAFIERE
Viale del Lavoro 8 – Verona
Sede Operativa: Via Grimaldi 3 – 28100 Novara
E-mail: presidente@confraternitefice.it
Telefono: 333 7909361
32030 CESIOMAGGIORE (BELLUNO) – VENETO
Il 26 novembre 2010, poco più di sei mesi dopo che – con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale comunitaria del Regolamento n. 443/2010 – il formaggio Piave aveva ottenuto il riconoscimento della Denominazione d’Origine Protetta (DOP), sedici fondatori – Paola Sponga, Silvio Bona, Flavio Soppelsa, Vittorino Rossa, Primo Maoret, Antonio Slongo, Tiziano Fiabane, Renato Bettin, Paolo Zabot, Armando Bertuol, Maurizio Sebben, Corrado Bosco, Giuseppe Biacoli, Fabio Bona, Benedetto Fiori e Gino Triches – facevano nascere la Confraternita del Formaggio Piave Dop.
Nel corso della riunione, poi, si procedette all’elezione del primo Consiglio direttivo (Tiziano Fiabane, Corrado Bosco, Silvio Bona, Flavio Soppelsa, Armando Bertuol, Fabio Bona, Gino Triches), e del primo Collegio dei Revisori (Paola Sponga, Renato Bettin, Paolo Zabot).
Il nuovo Consiglio determinò anche le cariche. Tiziano Fiabane, presidente, Silvio Bona, vice presidente vicario, Flavio Soppelsa, vice presidente, Armando Bertuol, segretario, Fabio Bona, tesoriere, Corrado Bosco, cerimoniere.
La Confraternita – come si legge nell’atto costitutivo – “..è apolitica e non ha scopo di lucro.
Essa ha per finalità, promuovere la conoscenza del formaggio ‘Piave’ e delle lavorazioni che ne costituiscono la parte integrante e rendere noto ad un pubblico più ampio il valore nutritivo e le proprietà che lo caratterizzano”.
Una libera associazione culturale e ricreativa che si proponeva, sin dall’origine, l’ambizioso traguardo di promuovere la conoscenza (e il consumo) di un prodotto, il ‘Piave’, appunto, la cui produzione e consumo erano entrati a far parte di una gastronomia destinata a consolidarsi e raffinarsi nel tempo.
Con questa prospettiva, la Confraternita ha subito intessuto rapporti e avviato collaborazioni con Enti, Istituzioni e privati impegnati a perseguire le medesime finalità.
Si è fatta, poi, parte diligente nel promuove un intenso e fattivo scambio culturale e gastronomico con tutte le realtà, nazionali e internazionali, impegnate nella raccolta di documentazione, sia cartacea sia telematica, riguardante il formaggio Piave e il suo utilizzo.
Inoltre, ma non certo minore per importanza e risorse dedicate, ha chiesto e offerto collaborazione ad altre realtà similari, regionali e nazionali, puntando a far crescere sempre più una cultura dell’enogastronomia tradizionale.
Nella convinzione che gli aspetti dell’alimentazione rappresentino la più profonda e consolidata forma di cultura di ciascun popolo.
I paludamenti.
La divisa, indossata negli incontri e in ogni occasione ufficiale, richiama i colori dell’azienda – la Lattebusche – produttrice del Piave DOP: l’azzurro, il giallo e il viola. Tre colori che connotano mantello e gilet, mentre la camicia è azzurra e la cravatta gialla. Il cappello è nero con fascia gialla. C’è, poi, il Medaglione di s. Lucio.
Lucio di Cavargna, è considerato il patrono dei casari, delle mandrie, dei pastori e dei poveri. La tradizione, inoltre, lo vuole patrono delle buone condizioni meteorologiche e viene invocato dai devoti al fine di ottenere un tempo clemente, contro la siccità e contro le alluvioni e la grandine.
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