Il 27 ottobre 2024, al Castello Bevilacqua, si è svolta la 24ª edizione del Radicchio di Verona IGP, un evento che ha celebrato questo ortaggio pregiato con una giornata di incontri, degustazioni e momenti di autentica convivialità.
Dopo una riflessione iniziale dedicata al turismo rurale, gli ospiti hanno potuto immergersi in un percorso culinario unico, orchestrato da chef e ristoratori veronesi.
Il tutto è iniziato con uno spettacolare show cooking guidato dallo chef Angelo Insogna, che ha condiviso con i presenti la sua arte nel trasformare le patate e il radicchio in soffici gnocchi. La sua dimostrazione, apprezzata per la chiarezza e la tecnica, ha aperto la strada a una degustazione che ha visto protagoniste sei raffinate ricette basate sul Radicchio di Verona IGP.
Il percorso ha preso il via con una tartelletta di pasta brisé farcita di patata acida, radicchio crudo all’olio di sesamo, una sfera croccante di fegatini e la tradizionale Stortina Veronese, accompagnata da una salsa al Merlot e melograno. I sapori dolci e amari del radicchio hanno creato un contrasto raffinato, suscitando grande apprezzamento tra i commensali.
A seguire, la “Zuppa del Viandante” ha richiamato l’antica tradizione delle osterie della bassa veronese, raccontando storie di briganti e viandanti. Questa zuppa di pasta e fagioli, servita in una pagnotta impastata con radicchio, ha permesso agli ospiti di gustare una ricetta autentica, dove il pane si è intriso di tutti i sapori, regalando un’esperienza ricca e profonda.
Il momento clou è arrivato con il “Risotto al Radicchio,” dove riso e radicchio, simboli della terra veronese, si sono fusi in una sinfonia di sapori, mantecati con formaggio ubriaco per un risultato aromatico e seducente.
Un tributo alla tradizione del Carnevale veronese è stato offerto dallo “Gnocco al Radicchio,” un piatto che celebra il Papà del Gnoco, maschera simbolica della festa. Morbido e saporito, condito con fonduta di Monte Veronese, pancetta croccante e julienne di radicchio crudo, lo gnocco ha fatto riaffiorare ricordi di antiche celebrazioni, emozionando i presenti.
Prima del piatto conclusivo, si è tenuta una benedizione solenne del radicchio, un momento carico di significato, a suggello di prosperità per la stagione in arrivo. La benedizione ha preceduto il “Piatto del Pellegrino,” una creazione semplice e autentica per accogliere i futuri viandanti del Giubileo: polenta di riso al cucchiaio, fonduta di formaggio Opera e radicchio in agrodolce, pensata per esaltare i sapori locali e offrire al pellegrino un assaggio dell’essenza veronese.
Durante la giornata, ospiti illustri si sono alternati al microfono, portando il loro contributo e rappresentando il territorio con orgoglio. Le confraternite locali hanno partecipato attivamente, aggiungendo prestigio alla manifestazione e rendendo omaggio ai prodotti tipici della terra veronese. Tra un piatto e l’altro, gli ospiti si sono confrontati, condividendo impressioni e pareri sui sapori, mentre i rappresentanti delle confraternite hanno sottolineato l’importanza culturale del radicchio e degli altri tesori gastronomici del territorio.
A conclusione di questo viaggio culinario, un semifreddo al radicchio con crumble e cioccolato fuso ha chiuso la giornata con una dolce nota finale, lasciando impresso nella memoria dei commensali il ricordo di una celebrazione dedicata all’eccellenza e alla passione per la propria terra.